martedì 2 febbraio 2010

De Canio: 4 rinforzi 0 spese

di Vittorio Murra


L’effetto è strano, da farsi analisi e controanalisi per verificare che non ci sia stata la diffusione di qualche allucinogeno al “via del Mare”. Poi però ci si guarda intorno e si nota come le stesse cose che vediamo noi, le vede anche chi suole non frequentare gli impianti sportivi dell’US Lecce. Nessuna assunzione illecita dunque, è tutto vero. Da quest’anno Edinho e Digao “via Templari” li vende, non li compra più. Li svende. Lo svende per meglio dire. Certe volte bisogna sapersi accontentare, non impigliarsi nei dettagli. Via, le più grosse scorie di un calcio business che ha portato più sciagure che benefici. Ha allontanato da Lecce gente del calibro di Gino Di Mitri e Robertino Rizzo, oggi DS e allenatore di un Matera di serie D. Gente competente, preparata, che nella vita ha raggiunto risultati eccellenti con poche risorse a disposizione. Stesso cammino di Luigi De Canio a Lecce. Un milione di euro, o poco più, è costata a Semeraro quest’annata di B, fra mercato estivo ed invernale. Un milione di euro che vale molto più dei 15 spesi per conquistare la A appena due anni fa.

Non è stato facile nemmeno questa volta scendere a compromessi con gli altri operatori di mercato. No secchi ricevuti per Pinilla, Sgrigna, Bogliacino e Genevier. E allora se non è possibile investire denaro fresco per aggiornare, diciamo così, una rosa diventata competitiva attraverso il lavoro, il via libera al mercato dei prestiti gratuiti diventa un passaggio obbligatorio.

In attacco il Lecce acquista qualità ed imprevedibilità con Di Michele. L’attaccante 34enne, proveniente dal Torino, è la pedina giusta per aggirare la linea Maginot di numerose difese avversarie. Freccia in più nell’arco di De Canio da sfruttare anche nei calci piazzati, orfani dello specialista Zanchetta. Gratuito il prestito semestrale con parte dell’ingaggio offerto dalla squadra di Gianluca Petrachi, non quattro anni di contratto a cifre folli, come sarebbe potuto accadere qualche mese fa.

In mezzo al campo, ritenendo ormai inamovibili Giacomazzi, Vives e Munari, si può ipotizzare un Loviso-Bertolacci part time. Col primo certamente più esperto e navigato del secondo, che però rappresenta un patrimonio da coltivare. De Canio saprà certamente inserirli in un contesto ormai organizzato e ben assestato. Infine Ferrario che sostituisce numericamente Ingrosso e Digao, due autentici fantasmi in questa rosa, ma non solo fisicamente, sarà probabilmente un sostituto su cui poter contare. Diverso il discorso per Gragnaniello, l’estremo difensore arriva anch’egli con la formula del prestito secco, ma solo per non avere grattacapi. Il dodicesimo Petrachi ha dimostrato, infatti, di saperci fare.

Operazioni minori quelle di Agnelli, Vicedomini e Triarico. Il primo, svincolato, si aggrega al Foggia, il secondo si lega alla Paganese, il terzo al Taranto in comproprietà. Con queste operazioni il Lecce riesce a risparmiare un monte ingaggi considerevole, paragonabile al prezzo pagato dai giallorossi per il cartellino di Ferrario.

Nessun commento:

Posta un commento