martedì 23 febbraio 2010

Crotone - Lecce: altro pari

di Matteo Marchello

Giocare di lunedì sera può essere nocivo a chi non ha il sangue freddo del killer professionista: conoscere i risultati delle avversarie, e giocare a scacchi più che a calcio, va al di là delle potenzialità del Lecce di De Canio che, in questa stagione ha già sprecato troppi match point, e in una serie B di diverso livello sarebbe già stata acciuffato dalle inseguitrici.
Per sua fortuna Ancona, Sassuolo, Cesena si divertono a giocare sull'altalena, dimostrando di non avere la continuità necessaria a chi coltiva ambizioni di promozione e quindi i Salentini si trovano a guidare la graduatoria nonostante il secondo pareggio consecutivo.
Nel posticipo del lunedì sera, orario a cui non ci si abitua mai, i giallorossi erano ospiti dell'ostico Crotone allenato da Lerda, che dopo anni di gavetta in serie C sta dimostrando di saperci fare anche nella cadetteria sfoggiando un impianto di gioco ben collaudato a dispetto di coloro i quali giudicano, con troppa superficialità, le potenzialità di una squadra dalla sola lettura dell'organico.
I leccesi partivano senza troppa audacia, ed erano i padroni di casa a farsi pericolosi per primi con due chiare occasioni sventate dall'ottimo Rosati, prima di essere colpiti, al 22simo, da Marilungo che caparbiamente infilava in porta un pallone recuperato al limite dell'area avversaria.
Una volta in vantaggio il match era tutt'altro che finito, poiché il Crotone dimostrava di essere squadra tenace, arrivando al pareggio al 39simo con Mendicino sugli sviluppi di un calcio da fermo, e sfiorando il raddoppio con lo stesso centrocampista calabrese appena un minuto dopo, a seguito di un liscio difensivo di Angelo all'interno dell'area di rigore; al di là di questo episodio, il terzino brasiliano è apparso ancora una volta sotto i suoi standard.
Il secondo tempo era ben giocato da entrambe le squadre che dimostravano di non accontentarsi del pareggio, attaccando su ritmi molto sostenuti, con il passare del tempo, e l'inevitabile incedere della stanchezza le squadre si allungavano, il tutto a vantaggio dello spettacolo offerto; la scarsa vena degli attaccanti e quella buona dei portieri consegnava agli annali il pareggio finale con il risultato uno a uno che non cambiava neppure dopo la girandola di sostituzioni finali.
Sebbene per il Lecce l'occasione di allungare fosse ghiotta, in questa partita si è conquistato un buon punto, dimostrando di voler vincere la partita, come dimostrano gli inserimenti di Baclet e di Di Michele nel finale, a differenza dello scialbo pareggio casalingo ottenuto 8 giorni fa contro il Modena.
I giallorossi in questa partita ottengono la conferma di un ritorno alle buone prestazioni personali dell'inizio della stagione di Marilungo che sono mancate nella fase centrale del campionato che infondono ottimismo per il prosieguo del campionato.
Desta preoccupazione, tuttavia, il rendimento di Corvia, vittima di un calo di condizione che ne rende carente l'apporto in zona gol; forse l'inserimento di Baclet dal primo minuto già nella prossima partita casalinga con la Triestina potrebbe giovare alle prestazioni dell'intera squadra.

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