lunedì 1 marzo 2010

Numeri che condannano i corvacci

di Vittorio Murra

XXX!!! Rob Cohen ci ha fatto un film di successo, mentre De Canio dopo tre pareggi consecutivi stenta a strapparci un paio di applausi. È il destino beffardo di chi ha trasformato l’acqua in vino, e di chi assaggiandolo per sminuire il prodigio lo sputa e lo chiama Tavernello. Come se la trasformazione non fosse sempre straordinaria. E adesso si scatenano, i tecnici del Salento o poco più in là, a beccare De Canio sul tridente azzardato o sui cambi in ritardo. Come se fosse l’errore pacchiano di un dilettante qualsiasi e non la scelta coraggiosa di chi non ne ha mai sbagliata una fino oggi. La memoria è corta e la gente dimentica, quanto difficile ed in salita è stato l’inizio. Quanto ha desiderato e sognato un Lecce senza Angelozzi. Quanto ha desiderato e sognato un Lecce primo in classifica. Desiderato e sognato un Lecce pieno di novità, di giovani promesse e belle speranze. Desiderato di svegliarsi da un incubo senza fine, sognato di svegliarsi e scoprire che la realtà è diversa. E la realtà è diversa. La realtà snocciola dei numeri tanto cari ai più che non lasciano spazio alle interpretazioni: 41 reti fatte e miglior attacco della categoria, 27 reti subite e terza difesa del campionato. Lo scarto è di 14 gol, per la serie “ce l’abbiamo noi la coperta corta più lunga”. Ci sarebbe il Cesena, ad onor di cronaca, che con 17 reti di scarto avrebbe una coperta che copre da capo a piedi; ma poi le segnature sono solo 33 e quindi scopri che esulti di meno. Numeri che incoronano il Lecce come la squadra più continua nonostante di continuo in formazione ci sia solo il costante cambio degli interpreti. Una squadra che ha fatto a meno di Marilungo, Baclet e Defendi in attacco; che si è privata di Mesbah per tutta la parte iniziale; che ha ruotato Terranova, Schiavi, Fabiano e continua a farlo. Una squadra che non ha ancora trovato la quadratura ideale che è soggetta spesso alle bizze di gioventù e su queste costruisce il suo futuro.
Tutto quello che manca a questa squadra non è certo il bomber, che pure è stato richiesto da De Canio, ma non è stato accontentato; ciò che più manca è l’affetto, quello si, di una piazza che pretende ancora di più; la competenza e la professionalità di addetti ai lavori che non avranno mai affetto per questa squadra, ma solo interessi per camparci ancora un altro po', con la bava alla bocca.

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