domenica 29 marzo 2009

Lecce reattivo: a scuola da De Canio

DE CANIO: "Voglio un Lecce più reattivo"- Ecco gli obiettivi dei pugliesi in questo momento elencati ieri dal tecnico Luigi De Canio: "Questa pausa ci servirà per correggere gli errori commessi in campo. Inoltre, svolgeremo un lavoro fisico-atletico basato sulla reattività. Voglio che questa squadra sia più reattiva e riesca ad aggredire il portatore di palla, inducendo gli avversari a velocizzare le loro giocate aumentando, di conseguenza, le loro possibilità di errore."

Vediamo come De Canio renderà Fabiano, Schiavi, Polenghi, Stendardo, Edinho o Castillo i nuovi Pietro Mennea. Impresa (im)possibile !!!

lunedì 23 marzo 2009

Tre moduli e un pari

Alzi la testa e scopri che dopo un paio di giorni di pioggia anche il cielo non piange più. Nel giorno del primo rigore assegnato in campionato, del primo Lecce mai domo, e dei nervi tesi (espulsi De Canio e il dott. Palaia), non si va al di là del pareggio. La prima delle dieci battaglie, probabilmente una delle poche abbordabili, ha tramortito una squadra sicura di sé che col piglio del bambino incosciente prende palla e segna, pronti via. Eppure anche questa volta ce la possiamo prendere con gli arbitri, con Beretta, con Angelozzi, con Semeraro, e con il cane che invade il campo nel primo tempo, ma l’evidenza ha una sola faccia, ed è quella della mediocrità. Angelo, Schiavi, Papa Waigo emblema di un pomeriggio di ordinaria follia. Se fino ad oggi non hanno timbrato il cartellino della presenza non era certo per un vezzo del precedente “scarso” allenatore, ma pare evidente quanto la loro vena poetica sia la stessa di un Goldoni, di un Alfieri, di un Beccaria,… oggi.
Dal “fare quadrato”, allo “stringersi intorno alla squadra”, dal “dobbiamo crederci”, al “lotteremo tutte le partite”, prepariamoci a due settimane di prese in giro fino alla prossima partita contro il Milan. Intanto cerchiamo di capire le mosse del nuovo mago di Matera: da 3-4-3 a 4-3-3 a 4-2-3-1 tre moduli in una partita nemmeno Beretta li aveva cambiati. Passino i moduli, ma quanto tempo ci vuole a capire chi può, nelle prossime 9 partite, calcare il terreno di gioco e chi intanto può trovarsi un’altra squadra?

sabato 21 marzo 2009

Intervista a Papadopulo tratta da TMW


Commento di seguito una parte dell'intervista (che potete leggere integralmente cliccando sul titolo del post) fatta a Giuseppe Papadopulo, ex allenatore del Lecce.

L'ultima sua panchina è stata quella del Lecce. Promozione in A, migliore difesa, record di vittorie, tutto bruciato però in una sera per qualche divergenza con i dirigenti salentini. E' tutto vero?"
In linea di massima è una parte della verità anche se non è tutta la verità. Ho fatto la scelta di lasciare la panchina del Lecce con molto dispiacere. Portare una città importante come quella giallorossa, in un anno e mezzo in serie A non è stato semplice. Però quando non si condividono alcune strategie della società meglio alzarsi e andare".

Ritiene che questo Lecce ha le potenzialità per salvarsi?
"Possono esserci le possibilità di una salvezza. Personalmente avrei voluto allestire un altro tipo di squadra. Auguro ai tifosi leccesi di salvarsi perché vincere nuovamente il campionato di B non è un traguardo facile da raggiungere".

Ha avuto proposte concrete da club di A? Si è parlato del Torino.
"Sì, ho ricevuto diverse proposte che non ho ritenuto però di accettare. La mia speranza è quella di trovare chi mi offre una panchina importante. Si sta parlando di Torino, ma per il momento preferisco lasciare in pace Novellino. Ripeto, sono in attesa di una collocazione. Ho voglia di tornare ad allenare in serie A. Ho rifiutato diverse offerte dalla serie B. Non escludo che nel corso di questa stagione possa subentrare a qualche collega. Spero di non completare il campionato come pensionato ma da allenatore".

Che dire? Nelle prime due domande traspare l'ambizione del mister toscano, contrastato dalla totale incompetenza e mancanza di programmazione di Angelozzi. Già il giorno dopo la promozione, era facile capire che non ci sarebbe stato mercato per il Lecce.
Nell'ultima risposta si può invece guardare all'uomo Papadopulo. Sinceramente faccio fatica a commentare questa sua voglia d'allenare. Da una parte la sua "speranza" di allenare a scapito di un allenatore contrasta con l'omertà e la falsità che imperversa nel mondo del calcio (nota di merito); dall'altra però, conoscendo il personaggio, è facile immaginarselo appollaiato sulla spalla dello sventurato di turno, gufando per il suo esonero.
Fosse stato un altro avrei detto, in tutta sincerità, che per lo meno dice quello che pensa, su Papadopulo no, faccio fatica.

Diamoutene cambia procuratore

Diamoutene passa alla Roma e cambia procuratore, affida la gestione delle sue prestazioni a M.S.M. International, già procuratore di Antunes, in prestito dalla Roma al Lecce.

venerdì 20 marzo 2009

Intrecci di mercato

Il Lecce effettua due operazioni "strane": Leonardo ed Edinho dall'International di Porto Alegre.

Il primo non ha mai messo un piede in campo, il che mi ha dato l'impressione che sia un tantino scarso. Il secondo, dalle indubbie qualità, sembra un acquisto inutile ai fini della rosa.
Subito dopo l'acquisto del centrocampista, TMW pubblicò una notizia in cui si diceva che Edinho sarebbe probabilmente finito al Napoli o alla FIORENTINA.

Sempre su TMW si legge che Corvino segue le prestazioni di ALEX trequartista del Porto Alegre.

Stranamente poi si legge anche che Stefano Castagna, agente Fifa, ha fatto da intermediario per l'operazione Edinho, fra il Lecce e l'International. Ufficialmente perchè conosceva la lingua, probabilmente avevano finito i traduttori. Castagna che è anche consulente di mercato di Corvino.

Ognuno tragga le sue conclusioni.

La verità sul "Tir"

Tiribocchi ha un problema al nervo sciatico, ha fatto una risonanza al "Perrino" di Brindisi e provvederà autonomamente a farsi curare. Si parla di "contusione alla caviglia destra" fra gli organi di stampa, perchè?
Troppi interrogativi attorno al Lecce, anche sulle questioni relative agli infortuni dei nostri calciatori. Il silenzio sulle condizioni fisiche del "Tir" spesso lo mettono nelle condizioni di essere criticato senza alcuna attenuante.

Silenzio stampa opportuno

Per iniziare pubblico di seguito un articolo che ho scritto per alambicco.com


Dopo la cocente sconfitta rimediata al “Barbera” di Palermo, la quinta nelle ultime sei gare, il Lecce entra in silenzio stampa. Un modo come un altro per sfuggire alle scomode domande dei cronisti (non di tutti, per carità!) e alle fastidiose opinioni della tifoseria.Il gioco del silenzio viene spesso adottato dalle squadre in difficoltà e dalle società deboli, per sottrarsi al mondo esterno che è impaziente di avere tra le mani l’osso da spolpare.Solitamente il silenzio stampa viene osteggiato dai giornalisti, che invece vorrebbero sempre avere un dialogo con gli organi societari o coi calciatori, è mal digerito dalla tifoseria, che si aspetta invece un atteggiamento più sereno e vicino.Noi rimaniamo indifferenti a tutto ciò, o forse, compiacenti. Spesso si dice “hai perso l’occasione per rimanere in silenzio”, ed il Lecce di occasioni ne ha perse sin troppe. Quante volte i suoi dirigenti si sono beati di avere tra le mani una rosa competitiva? Quante volte calciatori e tecnico si sono detti fieri di avere “un punto sopra la zona retrocessione”? Quante volte il direttore sportivo, Guido Angelozzi, ha infamato e sbeffeggiato (ricordiamo a titolo esemplificativo l’intervento telefonico nella trasmissione televisiva di una emittente locale) la tifoseria che lo accusava di lavorare male? E poi, quante volte il presidente Semeraro si è ritrovato a dover giustificare l’operato del suo responsabile dell’area tecnica: “Non capisco perché se la prendano tanto con Angelozzi”.E noi non capiamo come mai un presidente, dopo tanti anni di calcio ad alti livelli, non intuisca da solo che le cose non vanno bene. Eppure dei semplici tifosi, da Agosto (per non dire dall’ingresso nell’organigramma di Angelozzi) hanno più volte suonato l’allarme, evidentemente afono.Quale migliore occasione allora, del silenzio stampa, per evitare stupide e stucchevoli affermazioni settimanali di gente che fa proclami da gladiatore e che poi arrivati al punto, si perdono nella più comica delle situazioni.Non è che voi, signori dell’US Lecce, non avete più niente da dire, è che noi, tifosi veraci, non abbiamo più nulla da ascoltare.

Oggi nasce il mio blog

Questo blog nasce dall'esigenza di poter scrivere e commentare il Lecce in maniera assolutamente libera da ogni forma di censura. Nel rispetto della netiquette e delle comuni regole del vivere civile, do il via a questa nuova avventura, auspicandomi di fare della (contro)informazione il punto forte di questo blog.

Chiunque potrà scrivere un suo "articolo" che potrà essere pubblicato, previa mia approvazione (assolutamete discrezionale), e commentato dagli amici che verranno a trovarci.

Il LECCE sarà il perno centrale di tutte le nostre argomentazioni, non divaghiamo troppo.

Ringrazio un amico in particolare che mi ha "illuminato" e mi ha suggerito di aprire questo blog.