venerdì 17 aprile 2009

da WLECCE.IT

Mancano solo 7 giornate di campionato e poi, comunque vada a finire, questa storia si chiude. Lo ha detto Giovanni Semeraro, a chiare lettere, che ci saranno dei cambiamenti notevoli in società. E allora vale la pena accodarsi, pensare già al futuro e dimenticare un presente ingombrante e fastidioso. Ormai restare in serie A o retrocedere in serie B è relativo, perché chi ama questa società non guarda certamente in che campionato va a giocarsi le sue possibilità, sono gli altri che vogliono la serie A a tutti i costi, chi ama vedere il giallorosso nei grandi palcoscenici del calcio mondiale, non per un prestigio relativo alla Maglia, ma solo per un vezzo personale.Azzerare completamente l’organigramma societario, al cui vertice rimane saldo “lu Giovanni”, chi cioè questo Lecce lo ama come noi, da appassionato puro e semplice. Spazio ai suoi figli, Rico e Pierandrea, ce lo auguriamo, per evitare spiacevoli sciacallaggii e consegnare la società in mano all’intera famiglia Semeraro. Lecce ai leccesi, si può fare. Magari si potrebbe estendere l’invito ad altri leccesi, ex giocatori, oggi grandi uomini e dirigenti, per portare il Lecce ai fasti del passato.
Leccesi non solo di nascita ma anche di adozione, perché gente come Pasculli o Barbas non va dimenticata.La serie B, vista come una condanna, potrebbe persino essere manna dal cielo, pensando che per poter ripartire e per poter garantire al Lecce un grande avvenire, è necessario concentrare e non sprecare le risorse economiche. Costruire una squadra di serie B di vertice non richiede lo stesso sforzo economico di una squadra di serie A, e questo potrebbe consentire anche un investimento necessario e significativo nel settore giovanile ormai inesistente.Per ripartire bisogna colmare tutte le lacune che hanno accompagnato l’ultima gestione societaria, e per questo non bisogna dimenticare i tifosi. Coccolarli e adularli facendo per primi il passo più significativo. Sottoscrivere abbonamenti ad occhi chiusi, o acquistare tagliandi per le partite più significative, non dovrà più essere una pretesa di “via Templari”, piuttosto una gioia dei tifosi.Noi a questo futuro ci crediamo, più di una salvezza, ormai irraggiungibile. Noi però rimaniamo tifosi, e al di la delle parole, siamo sempre lì, ogni domenica, allo stadio o davanti alla tv, a tifare per questi colori che non sbiadiranno mai.(Vittorio Murra)

2 commenti:

  1. con Moriero e Petrachi pronti per riconfermare l'abbonamento, pronti per ricredere nei nostri colori ;P
    SELENIA

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