sabato 16 gennaio 2010

Ancona - Lecce: che peccato!

di Matteo Marchello

La linea che divide le grandi squadre dalle buone squadre è spesso molto sottile: le prime, spesso, sono brutte ma concrete, sempre concentrate ed in grado di capitalizzare l'unico episodio che le capiti a favore prendendosi i tre punti; le seconde sono, invece, divertenti, un po' arruffone e portano a casa meno punti di quelli che in effetti meriterebbero per il gioco divertente prodotto.
Il Lecce di Ancona passa dalla prima alla seconda categoria al minuto 73 e nel giro di 30 secondi; tanti ne sono bastati, infatti, per lasciar crossare indisturbato Schiattarella dalla fascia sinistra, e permettere a Miramontes di staccare dalla destra nell'aria piccola e pareggiare il gol di Mesbah.
Fino a quel momento i giallorossi erano in vantaggio al “Del Conero”, primi in classifica con 5 punti di distacco sulla seconda, ed un'inerzia dalla propria che valeva, probabilmente, più delle indicazioni statistiche.
La partita vista fino a quello momento era stata decisamente godibile, con una predominanza dorica nei primi 45 minuti e quella salentina nella seconda frazione.
Le due squadre si sono affrontante a viso aperto già dal fischio d'inizio, dimostrando di non accontentarsi del pareggio, ed il primo tempo finiva 0-0 grazie a Rosati, autore di alcuni interventi decisivi, e Fabiano, che nell'ultimo minuto di recupero palesava di non avere il piglio del killer, sparando sul portiere avversario a 2 metri dalla linea di porta.
Il Lecce del secondo tempo ritornava in campo con tutt'altro spirito e creava numerose occasioni da gol, sino a trovarlo con Mesbah che ribadiva in rete, con un tap-in vincente, un pallone sparato da Corvia sul primo palo da posizione defilata.
Lo stesso attaccante romano aveva l'opportunità di chiudere la partita, segnando il gol del raddoppio, in almeno tre occasioni, ma ieri non era la sua serata, come si intuiva da un altro legno colpito, e dalla grossolana occasione a porta vuota sciupata.
Accadeva poi che i terzini giallorossi fossero colti dalla strana amnesia congiunta del 73esimo minuto e che il risultato fosse riportato in parità.
Il punteggio era, così, inchiodato sull'1-1, e nemmeno i 60 secondi più pazzi dell'intera serie B riuscivano a sovvertirlo; all'ultimo minuto di recupero, infatti, Mastronunzio si trovava davanti alla porta spalancata, ma tirava su un difensore avversario, sprecando un incredibile match point; ma l'azione non era finita, ed un contropiede micidiale dei salentini regalava a Marilungo la possibilità del gol della vittoria, ma, nella più assoluta solitudine dell'area avversaria, si lasciava ipnotizzare da Da Costa, sbagliando la più clamorosa delle occasioni da rete.
Tirando le somme si può sicuramente dire che il Lecce del “Del Conero” è stato una buona squadra, pasticciona ma divertente, capace di creare molte occasioni e di sbagliarne altrettante; ma la B di quest'anno è così, e in assenza di grandi squadre, anche una buona quadra può essere capolista; se i giallorossi troveranno maggior cinismo e concretezza, il campionato avrà il suo padrone, altrimenti si trascinerà fino al termine guidato da una buona squadra, ma niente di più.

1 commento:

  1. vergognati! la tua penna può essere paragonata a quella di mughini,Idris,veltroni,Di Pietro ecc..
    Tutto questo mi lascia pensare ad un tuo passato da juventino . IDRIS vergognati!

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