venerdì 22 gennaio 2010

Blocco del mercato

di Vittorio Murra

L'assassino è sempre il maggiordomo? Evidentemente no. Sherlock Holmes questa volta ha toppato, per la felicità del suo assistente Watson.

Eppure anche stavolta la soluzione dell'enigma era così elementare, da non volerci credere. Come la risposta ad una domanda banale, che non hai il coraggio di pronunciare perché troppo scontata per essere vera.

Luigi De Canio, l'uomo della svolta, l'uomo dei primati, quello capace di tenere in mano un gruppo sfaldato, sbandato, l'allenatore che ha ridato una parvenza di professionalità all'ambiente, è solo. Abbandonato dalla stampa, non tutta per la verità, persino contrastato da questa, per un panettone ed una bottiglia di spumante che, a Natale, non si rifiutano mai.

Abbandonato dalla società, che non lo ha mai protetto da una stampa inutilmente cattiva e da risultati che non premiavano il lavoro svolto durante la settimana (il periodo da Piacenza a Cittadella insomma). Abbandonato anche oggi, in sede di mercato, da una società forse scottata dagli improduttivi investimenti degli ultimi quattro anni.

Le domande da porsi sono innumerevoli, e noi ce le poniamo, per tenere sveglia la mente, allenata, ossigenata.

Progetto e transizione prevedevano di traslare dal DS all'allenatore tutti i poteri connessi all'aspetto tecnico ed economico, lasciando poi all'amministratore delegato Fenucci il fardello burocratico. In poche parole, De Canio coi suoi collaboratori scelgono i calciatori, li contattano, definiscono stipendio e costo del cartellino con la società d'appartenenza, e l'US Lecce si muove per chiudere. Niente di più semplice.

Qual è allora il problema datato 22 gennaio 2010? A parte Bertolacci e Ferrario (Gragnaniello non fa testo), di cui comunque si dice un gran bene, non si sono ancora registrati interventi seri sul mercato. E allora si va alla ricerca dell'intoppo che ha bloccato l'ingranaggio perfetto di una macchina che fino ad oggi è prima in classifica, pur essendo partita dalle retrovie.

Tra partenze annunciate (Edinho) e piccoli campioni che giocano ad emulare i grandi - ma solo per le vicende extracalcistiche, i gossip di cui non andare fieri insomma - ci sarà sicuramente stata una strategia di mercato studiata a tavolino fra De Canio ed i suoi osservatori. Calciatori da prendere in via prioritaria, seconde scelte, terze, e così via. Tra le decine di calciatori di cui probabilmente si è fatto il nome non è ancora arrivato nessuno. Il perché non è stavolta riconducibile alla staticità del mercato, come spesso si è fatto credere in passato. Le società infatti sono in rosso da tempo, ad avrebbero tutto l'interesse di cedere i loro pezzi pregiati. Cos'è allora che impedisce a De Canio di acquisire le pedine giuste per chiudere il discorso serie A?

Pensare a incapacità di Fenucci nel chiudere le trattative è palesemente un'assurdità. L'amministratore delegato del Lecce, ha già chiuso trattative ben più complicate di quelle che probabilmente sono oggi all'ordine del giorno. La sua abilità e la sua professionalità, poi, sono note a tutti. Possibile che non ci sia la disponibilità economica da parte della società ad investire? Sarebbe assurdo, per non dire antieconomico, un discorso del genere. Non investire quei 3-4 milioni di euro su giocatori che potrebbero portare la città in serie A è un discorso più autolesionistico che improntato sull'austerity. Un discorso questo che scivola nel comico se poi paragonato agli anni di "angelozziana" memoria, quando la società faceva scudo all'operato di un direttore sportivo che ha dilapidato un patrimonio producendo zero benefici economici. Una società che ha protetto e coccolato l'investimento più inconcepibile degli ultimi anni, che risponde al nome di Edimo Ferreira Campos, a tutti noto come Edinho.

Possibile allora che non si creda nei calciatori scelti dal mister. Ma anche questo sarebbe sbagliato. Le vicende Candreva e Floro Flores dovrebbero far riflettere chi, in passato, non ha creduto in un progetto voluto e poi violentato. Senza contare che la credibilità il mister se l'è già conquistata con la vetta della classifica ottenuta senza quasi aver messo naso nelle scelte estive di mercato.

Insomma si va verso un blocco di mercato quanto mai sospetto, che vuole forse rivalutare la figura del direttore sportivo, o di un direttore sportivo? Elementare Watson!

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