martedì 23 giugno 2009

Servo della gleba

I giornali devono pur campare, in qualche modo. Ma pare che le notizie bomba di calciomercato non vanno più di pari passo alla fantasia. È così che si preferisce regnare nell’ignoranza e scrivere qualche articolo di gossip pur di stampare la pagina sportiva. Ignoranza come disinformazione, per carità, perpetuata ai danni dei lettori, ma sintomo di una condizione propria di chi dovrebbe sapere ma non sa, di chi dovrebbe informarsi e non lo fa. Non rimane niente della riunione fiume di ieri in via Templari, nulla che non sia già stato scritto, detto, commentato. Ma vi pare che dei giornalisti normali, e per fortuna ne esistono anche a Lecce, all’indomani di una riunione importante come quella tenutasi ieri, siano in grado solo di riportare gli stessi nomi, inventati peraltro da fonti nazionali per riempire gli spazi vuoti, che si ripetono in tutte le salse su tutti i giornali o i telegiornali? Due sono le cose: o sanno ma non dicono, perché fa molto KGB sapere ma non poter dire, oppure non sanno niente, perché semplicemente non conoscono bene le funzioni di un giornalista. Nella prima condizione si ritrovano in molti. Per paura di perdere l’accredito spesso conviene fare servilismo allo stato puro. Poi, con le briciole lasciate dai Templari sulle piste seguite dal segugio Guido, si possono sempre scrivere dei pezzi da dare in pasto a quei pochi lettori rimasti, ignari ed inconsapevoli dell’esistenza del web, patria della libertà di espressione e informazione.
Il secondo caso è il più emblematico, ma non per questo meno frequente, dei due. Alcuni di loro sono semplicemente redattori da necrologio prestati al giornalismo, e non perché non siano abbastanza allitterati da poter scrivere un pezzo, ma perché, come per i necrologi, attestano solo l’avvenuto decesso. Solo ufficialità, inchiesta questa sconosciuta. E loro, che il tempo ed i mezzi li avrebbero per scandagliare questo mare di bugie e di omertà, passano il tempo a vivacchiare, in attesa magari di una promozione. Ecco perché siamo tutti convinti che i vari Fenucci, Moroni, Semeraro, De Canio e Angelozzi, siano così stupidi e privi di idee, da pensare che anche ieri, per dieci ore, abbiano solo parlato di Fatic, Meggiorini e Bolzoni.

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