mercoledì 3 giugno 2009

Chi se ne va e chi no (da wlecce.it)

Di questi tempi è più facile pronosticare il risultato di una partita di calcio che azzeccare il futuro del Lecce. Delle tante voci sulla futura partenza del diesse Angelozzi, solo una risulta essere la verità: resta. E non potrebbe essere altrimenti, perché in un periodo di austerity annunciata, permettersi due direttori sportivi, di cui uno a spasso, è da ricchi viziati. Certo che ci sarebbe un altro tipo di ritorno economico mettendo fuori dalla porta il buon Guido, ma la famiglia Semeraro non sembra attentissima al futuro ultimamente, piuttosto si preoccupa del presente. E parlando del presente all’appello mancano già due elementi importanti quali Tiribocchi e De Canio. Il primo lascia Lecce suscitando qualche perplessità: sembra inverosimile che la società permetta ad un suo tesserato di rilasciare dichiarazioni simili, ma soprattutto, suona strano che Tiribocchi rilasci questo tipo di intervista. Ci si aspettava, da uno come lui, che per lo meno dicesse tutto quello che aveva da dire, togliendosi tutti e due i sassolini dalla scarpa e non solo quello dei tifosi.

Diverso è invece il discorso su De Canio, l’allenatore materano lascia Lecce proprio nel momento in cui pareva essere l’unica certezza nel futuro di questa squadra. Se lo fa per un’altra società di serie A lo vedremo a breve, se il suo cambio di programma è dettato dall’impossibilità di agire sul mercato lo vedremo tra un mese, quando sarà possibile assistere alle ufficialità di un mercato che sembra essere già iniziato. Quella del Lecce sarà una rosa che si priverà dei suoi petali e delle sue spine: via Basta, Antunes e Stendardo per fine prestito, via anche Ardito e Konan per scadenza di contratto, e via anche tutti gli altri, perché pare che siano tutti un po' stufi dell’aria che si respira a Lecce. Ma non sono i soli a pensarlo. Così Angelozzi dovrà lavorare - molto o poco è opinabile - per allestire una rosa ormai svuotata dei suoi elementi, con un budget svuotato dal suo presidente. Non sarà facile per lui ricostruire l'organico che sarà affidato al prossimo allenatore, che sarà uno tra Moriero e Ventura. In pole position il primo, ma per l’ufficialità si aspetta che Checco finisca la sua opera d’arte a Crotone.

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