domenica 13 dicembre 2009

Lecce - Ascoli: l'opinione

di Vittorio Murra

Bisognava darsela una regolata. Anche perdere ogni tanto, per quanto già un pareggio può dare quelle mezze soddisfazioni ambo lati. Abbandonarsi all’idea di vivere un campionato di transizione dichiarata ufficialmente, così che qualche affannone, che magari diffonde l’idea del campionato da vincere a mani basse, abbia la possibilità di riporre l’abbaco col quale puntualmente fa i conti in tasca al Lecce e a De Canio, per perorare la tesi secondo cui squadra che vince è volontà piena di un santone passato di qui qualche mese addietro. Proseliti: zero. Anzi, per la verità qualche seguace il nostro brigatore l’ha pure lasciato, bontà sua. Un pareggio che pertanto fa contento chi non gioiva dalla trasferta persa a Brescia, e che espone quindi il Lecce alle critiche assurde di chi non aspettava altro che un passo falso dei giallorossi. E non è certo una gara da incorniciare quella che confeziona il Lecce per i suoi tifosi nell’ultima gara al "Via del Mare" prima degli auguri di Natale. Scende in campo la squadra che più ha dato soddisfazioni con Defendi a supporto di Corvia e Marilungo, Vives, Edinho e Giacomazzi in mezzo al campo. Confermato Fabiano al centro della difesa con Schiavi.Il primo tempo trascorre senza suscitare particolari emozioni, un colpo di testa annullato per fuori gioco ed una simulazione ai danni di Vives fischiata abbastanza generosamente, le uniche note.

Il Lecce si propone con una certa frequenza dalle parti di Frezzolini, nonostante i 10 uomini presentati da Pillon dietro la linea della palla, senza però impensierirlo. Nel secondo tempo De Canio prova a ridare forma ai giallorossi, complice l’espulsione del numero 20 campano, inserendo Munari per Marilungo nel tentativo di giocarsi la partita in contropiede. L’Ascoli da parte sua gioca una gara abbastanza ordinata, galvanizzata anche dalla superiorità numerica, che il Lecce riesce però a controllare senza particolari affanni. I novanta minuti trascorrono così, sotto una pioggia battente che prova a smacchiare il miglior attacco del campionato, senza però riuscirci del tutto: i giallorossi a secco contro i bianconeri sono ancora primi in questa speciale classifica.Una eccessiva lentezza in mezzo al campo non ha consentito al Lecce di fare il colpaccio nonostante le avversità, nonostante il cafarnao presente sul terreno di gioco, frutto di discutibili scelte del direttore di gara.Ecco allora che la settimana che porta alla gara contro il Cesena si colorerà col senapista di turno che farà comunque da sfondo al primo piano di un Lecce formato capolista, peccato però che il ricoglitore in questione uscirà sfocato nell’inquadratura.

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